Prestiti personali tramite cessione del quinto dello stipendio o della pensione a protestati: cosa sono i protestati, sono possibili i prestiti ai protestati ?
I protestati sono soggetti nei confronti dei quali è stata operata la “levata di protesto” da parte di un ufficiale giudiziario, notaio o segretario comunale. Nel particolare chiunque sia in possesso, in qualità di creditore, di un assegno, tratta o cambiale ha il diritto di ottenerne il pagamento entro la data certa riportata sul documento, e quando ciò non avviene si ha la possibilità di rivolgersi ai notai o agli altri soggetti già menzionati per ottenerne il pagamento.
Se ciò non dovesse avvenire allora si ha la “levata di protesto”, e la conseguente iscrizione del protestato nell’apposito elenco mantenuto presso le camere di commercio, ai quali si può affiancare anche l’ordinanza di inibizione dall’emissione di assegni (nel caso in cui il titolo di credito interessato è un assegno bancario) da parte del tribunale competente territorialmente.
Il mancato pagamento di un titolo di credito costituisce di per sé un campanello di allarme piuttosto significativo per gli istituti di credito chiamati a decidere se accettare o meno una richiesta di finanziamento, ma in più ci sono le limitazioni imposte dalla legge in materia finanziaria. Per cui i protestati che necessitano di un finanziamento si vedranno rifiutate la maggioranza delle richieste di prestito, a meno che non usufruiscano di alcune soluzioni particolari. Queste si riducono quindi a:
– la cessione del quinto dello stipendio o della pensione per lavoratori dipendenti pubblici o privati, per i quali non ci sono giudizi di merito da parte delle banche e delle finanziarie che devono solo accertare nella fase di istruttoria che siano stati rispettati i requisiti soggettivi (il rapporto di subordinazione) e oggettivi (il rispetto della somma massima erogabile in funzione della durata che non può eccedere le 120 rate e dell’importo pro-rata pasi al massimo del 1/5 dello stipendio);
– il prestito cambializzato (da noi non praticato) che spesso non viene immesso nel sistema interbancario, ma rimane circoscritto al rapporto tra l’agenzia o la filiale che concede il prestito e il protestato richiedente;
– i prestiti assistiti da pegno o ipoteca, per i quali devono essere messi in garanzia merci o un immobile di proprietà, ma per i quali vengono applicate percentuali di scarto molto accentuate tra il valore del bene in garanzia e l’importo prestato che possono arrivare anche al 50%).
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