Prestiti personali tramite cessione del quinto dello stipendio o della pensione cattivi pagatori: cosa sono i cattivi pagatori, sono possibili i prestiti?
I cattivi pagatori sono coloro che hanno subito una segnalazione negativa alla Centrale Rischi Finanziari (Crif) a causa di mancati o ritardati pagamenti relativi a finanziamenti sotto forma di prestiti da rimborsare a rate o più semplici dilazioni di pagamento come nel caso dell’uso delle carte di credito. Si tratta di soggetti che pur non avendo acquistato lo status di “protestato” non sono comunque considerati affidabili dagli istituti di credito, per cui il 90%- 95% delle richieste di prestiti da loro avanzate vengono bocciate nelle fasi preliminari di una istruttoria.
Tuttavia paradossalmente per questi soggetti è più semplice arrivare ad ottenere dei prestiti personali tramite cessione del quinto dello stipendio o della pensione che dei prestiti finalizzati, dal momento che nei primi la banca può introdurre l’obbligo di fornire delle garanzie molto forti, che invece non possono essere inserite nei secondi quando la somma di denaro prestata è già destinata all’acquisto di un bene specifico il cui valore inevitabilmente si ridurrà nel tempo ma che rappresenta a sua volta anche la garanzia su cui eventualmente rivalersi (ad esempio un’automobile). Prima di richiedere un finanziamento bisognerebbe accertarsi se si è iscritti nella lista nera dei cattivi pagatori, e se sono trascorsi i termini per ottenerne la cancellazione (che variano dai 12 mesi ai 24 mesi a seconda delle cause che hanno portato la segnalazione della posizione negativa).
Se così non fosse allora bisogna fare una richiesta di una cessione del quinto dello stipendio (se si è un dipendente sia del settore pubblico che privato) o della pensione (vale anche per i pensionati che un tempo erano lavoratori autonomi), e nel caso si dovesse necessitare di somme molto elevate si può tentare la strada anche del prestito con delega (che di fatto raddoppia la somma erogabile con la cessione del quinto dello stipendio portandola da 1/5 a 2/5 ma è più difficile da ottenere).
Capita tuttavia che spesso i lavoratori autonomi, nello svolgimento della propria attività, si ritrovino in situazioni caratterizzate da squilibri finanziari, ma non potendo usufruire della cessione del quinto dello stipendio non possono che tentare la strada del prestito assistito da pegno su beni di valore, o ipoteca su un immobile, oppure il prestito cambializzato (da noi non praticato) da richiedere alla propria filiale. In ogni caso, prima di cercare altrove, è sempre preferibile parlare con la propria banca che potrebbe avere dei parametri meno stringenti rispetto ad altre, potendo inoltre vantare una storia creditizia che le è già nota.
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