Speciale:Calcolo estinzione anticipata del finanziamento: su quali parametri si può basare questo calcolo
Il calcolo dell’estinzione anticipata di un finanziamento può essere effettuato in modo molto semplice, sia sfruttando i numerosi tools presenti sul web, e sia facendo un rapido calcolo con l’uso della calcolatrice, questo perché sono pochi i parametri che bisogna prendere un considerazione. Il primo parametro da utilizzare è quello relativo al ‘Tasso annuo effettivo’, ovvero il tasso Tan applicato.
Quando si sottoscrive un contratto di finanziamento infatti al cliente viene consegnato il piano di ammortamento, che riporta il numero di rate da rimborsare e il relativo importo, ma ciascuna rata è comprensiva di una quota capitale e di una quota interessi, per i quali normalmente si adotta l’ammortamento alla “francese” ovvero nelle rate iniziali è concentrata una percentuale maggiore di interessi, mentre verso la fine è il capitale a divenire prevalenti rispetto la quota capitale da rimborsare.
Ciò comporta due conseguenze: la prima è che si ha maggiore risparmio se l’estinzione anticipata viene fatta all’inizio del finanziamento rispetto alla fine; la seconda implica invece che per calcolare quanto ancora dovuto per liberarsi del finanziamento in anticipo non si possono sommare le rate ancora da rimborsare, né si può scorporare una quota fissa di interessi da ciascuna rata.
Quindi bisogna vedere il capitale che è ancora da rimborsare (e questa informazione va richiesta obbligatoriamente alla banca finanziatrice, oppure ci si può riferire al rendiconto che obbligatoriamente viene inviato con cadenza annuale ai clienti) scorporato degli interessi che devono ancora maturare, ad eccezione dei dietimi dovuti (ovvero la quota di interessi che è maturata fino alla data di richiesta dell’estinzione anticipata, che vengono calcolati su base giornaliera).
Per esempio, la data in cui la rata va a pagamento è il 15 di ogni mese, ma la richiesta di estinzione anticipata viene fatta il 10 del mese corrente: il calcolo dell’estinzione anticipata dovrà considerare la parte di capitale da rimborsare, più gli interessi maturati per i primi 10 giorni del mese stesso. Alla somma che si ottiene, va eventualmente aggiunta la penale di estinzione se è prevista nel contratto di finanziamento, che per legge non può superare l’1% del capitale residuo.
Tuttavia per il calcolo della penale di estinzione si deve considerare solo il capitale ancora da rimborsare. C’è infine un’ultima voce da tener presente, ed è anche la più difficile perché va ricercata tra le varie clausole dei contratti di finanziamento, e cioè quella delle spese accessorie che, anche in questo caso, possono variare da banca a banca e possono essere importi fissi (come diritti vari) o calcolati in percentuale.
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